L’Ingarboj

commedia dialettale in tre atti di Silvio Zambaldi
La commedia
L L’INGARBOJ è la classica commedia degli equivoci dove il protagonista , Varisto Gianotti, riesce abilmente a districarsi.
Incorreggibile seduttore e amabile imbonitore, si invaghisce di tutte le donne che incontra; nessuna è risparmiata da quando la moglie, defunta, lo ha lasciato libero come l’aria.
Corteggia la vedova inconsolata ma molto consolabile e la zitella attempata ma di buona dote; la lattaia prosperosa e scorbutica e la domestica, buona conoscitrice delle debolezze e dei segreti del padrone, l’unica a non prenderlo troppo sul serio.
Le sue scorribande notturne – che non sempre finiscono in gloria – e la conseguente dubbia reputazione di cui gode, coinvolgono però anche i figli che vedono sfumare i loro progetti e vacillare il proprio onore.
Ma Varisto, di animo generoso, si prodiga come può e come sa e per risolvere i problemi familiari è costretto, ironia della sorte, a dar fondo a tutte le sue doti di dongiovanni.

L’autore
Silvio Zambaldi, drammaturgo e commediografo italiano, nacque a Palazzolo sull’Oglio (Brescia) il 17 settembre 1870 e morì a Milano 12 aprile 1932.
Figlio di un critico drammatico, si laureò in legge a Pavia e svolse intensa attività di giornalista poligrafico.
In teatro esordì nel 1891 con due atti unici, cui fecero seguito numerosi altri lavori, alcuni di scoperta drammaticità come “Voragine” del 1905 e “La Moglie del Dottore” del 1908 da cui è stato tratto nel 1956 il film “L’Intrusa”, diretto da Raffaello Matarazzo ed interpretato da Amedeo Nazzari e Lea Padovani.
Al dialetto vero e proprio approdò in alcune delle sue commedie migliori quali “La Ciaccera che gh’ee in gir” e “El Rebegolo”, entrambe del 1921, in dialetto milanese la prima e in veneto la seconda. Quest’ultima, conosciuta anche come “La Ciribiciaccola” e “L’Argento Vivo”, è stata tradotta in dialetto romagnolo e rappresentata con due diversi titoli: “Arzent viv” e “L’Ingarboj”.
Autore poliedrico, spaziò dal dramma alla commedia, utilizzando spesso il dialetto milanese.
Le sue opere riscossero buon successo con i contemporanei.
Scrisse anche riviste e libretti per operette.

Personaggi e interpreti

VARISTO GIANOTTI Luciano Farnè
NANDO, suo figlio Luca Mengoli
LINA, sua figlia Cristina Zardi; Federica Baldisserri
ANTONIO BACILANI, commerciante Giuliano Zaccarini; Mauro Pasini
ORSOLA Marta Castellari
GIOVANNI, suo figlio Simone Monducci
ARMANDA, cognata di Orsola Anna Tozzola
DOMENICO, garzone Giovanni Zardi
GIANNA, lattaia Paola Andalò
MARIETTA, domestica Katia Monti; Luisa Bacchilega

REGIA: Luciano Farnè
SCENE E COSTUMI: della compagnia
EFFETTI: Roberto Farnè

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Alcune scene

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